Monopattini elettrici migliori: opinioni, recensioni, prezzi, migliore monopattino elettrico

Non molto tempo fa, molti dispositivi e mezzi di trasporto che oggi sono considerati praticamente una necessità quotidiana, erano invece visti e considerati come sottospecie di seconde scelte. In alcuni casi venivano proprio intesi come apparecchi per bambini o adolescenti. Se invece pensate, ad esempio, ai monopattini elettrici, capirete bene che questa dimensione infantile viene subito meno.

Con il tempo questi mezzi per lo spostamento si sono rivelati delle modalità di trasporto sicure e adatte a qualsiasi tipo di situazione. Sono stati vittime ingiustamente di qualche critica: i monopattini elettrici sono stati definiti come troppo instabili per riuscire a sostenere il via vai quotidiano, soprattutto nelle grandi città. Ma è davvero così? Certo che no. I monopattini elettrici hanno dimostrato di essere la miglior soluzione per potenza, velocità, versatilità e comodità di trasporto.

Ma cosa sapete su di essi? Quali sono i veri vantaggi e quali gli svantaggi, generalmente parlando? Come si riconosce un buon modello da un prototipo più scadente? A tutte queste domande e a molto altro cercheremo di rispondere in questa guida all’acquisto, che ha quindi lo scopo ultimo di darvi qualche consiglio utile nel caso in cui vogliate comprare proprio un monopattino elettrico. Sono sicuro che non ve ne pentirete.

Che cosa sono i monopattini elettrici?

Questa guida, come abbiamo detto, vuole cercare di concludere qualsiasi interrogativo sull’argomento monopattini elettrici. Non si può dire nulla, però, finché non abbiamo spiegato per filo e per segno di cosa stiamo parlando. Non è affatto detto che tutti i lettori sappiano cos’è un monopattino, figurarsi un modello elettrico. Dunque è su questo che, per ora, ci concentreremo.

Su questo punto si può dire parecchio. Innanzitutto un monopattino elettrico è un mezzo di trasporto a due ruote, una anteriore e una posteriore, collegate da una pedana, una specie di piattaforma su cui il conducente può appoggiare i piedi. “Come si guida?”, vi chiederete voi. Be’, è molto semplice: la ruota anteriore è collegata a una specie di asta manubrio che si sviluppa verso l’alto, in verticale, e che termina con un manubrio. Muovendo il manubrio, il monopattino riesce a sterzare.

Questa è la struttura generale di un monopattino, ma cosa si può dire sui modelli elettrici? Moltissime cose, in realtà, ma diciamo che le discriminanti fondamentali riguardano la modalità di movimento. Ciò che permette a un monopattino normale di spostarsi è il conducente stesso, che con un piede a terra riesce a far girare le ruote. Deve darsi una spinta, in sostanza, e a quel punto il monopattino riuscirà a muoversi. In un modello elettrico, invece, il movimento è dato dal motore (ovviamente elettrico). In più sul manubrio sono presenti i freni e i pulsanti per accelerare.

Compresa la struttura molto generale dei monopattini elettrici, passiamo ora a vedere nel dettaglio tutte le caratteristiche tecniche e le componenti, così da potervi fornire un listino ideale di quel che potreste trovare a bordo.

La struttura: la meccanica dei monopattini elettrici

Come abbiamo appena detto, un monopattino elettrico è molto diverso da un comunissimo monopattino “a spinta”. La differenza la fanno chiaramente i comandi e il motore. La presenza di quest’ultimo, poi, diventa davvero decisiva sotto molti punti di vista. Se, per esempio, in un monopattino tradizionale la qualità delle ruote non conta nulla, per un monopattino elettrico invece è tutto. In questo paragrafo ci occuperemo di questo, delle ruote, della pressione delle ruote e della loro importanza, dei freni e delle più classiche sospensioni.

Partiamo dalle ruote, che come per una macchina o un motorino risultano una delle componenti più importanti. La qualità, la forma e le caratteristiche delle ruote vanno a influire sia sulla guida di un monopattino, sia sulla tipologia di terreno e suolo che dovete attraversare. Di solito, un monopattino elettrico base ha pneumatici molto classici, di gomma, e che sono tarati per affrontare fondi pianeggianti e lisci. Se invece usate il monopattino per andare su strade sconnesse e con tante buche, quelle ruote non andranno bene. Si potrebbero rompere, forare, distruggere in generale, e il rischio è quello di farvi andare a sbattere. Di conseguenza, come avrete forse capito, dalle ruote dipende la stabilità del veicolo, la sua sicurezza e la velocità.

Passando all’argomento riguardo le sospensioni, la questione è controversa: esistono monopattini con le sospensioni sulla ruota anteriore o su tutte e due le ruote. È evidente, credo, che più sono capaci e numerose le sospensioni, e più il conducente assorbirà meglio le strade sconnesse. Ma qual è la soluzione migliore? Sappiate che avere sospensioni su tutte e due le ruote costa molto, ma è anche decisamente più sicuro e confortevole.

Chiuderei questo paragrafo parlando, come accennavamo, dei freni. Se le gomme sono garanzia di stabilità e le sospensioni sono garanzia di confortevolezza, i freni sono il baluardo per la vostra sicurezza. I freni, come vi dicevo sopra, sono posizionati sul manubrio e assomigliano a quelli di una comune bicicletta: sono come delle piccole maniglie che vanno tirate per, appunto, azionare il freno. In questo senso, vale lo stesso discorso delle sospensioni: i freni possono trovarsi sia sulla ruota posteriore che su quella anteriore, o su una delle due. È chiaro che l’ideale sarebbe avere freni su tutte e due le ruote, per una maggiore e totale sicurezza alla guida.

Peso, velocità, potenza

Terminata la disamina e l’analisi sulle caratteristiche diciamo più meccaniche, passerei ora a parlare di quelle caratteristiche che invece possiamo definire più tecniche. Quelle, in sostanza, che riguardano il peso, le dimensioni, la velocità e la potenza. Ho nominato il peso e le dimensioni perché per un monopattino elettrico portatile, che è un mezzo di trasporto come un altro, il peso e le dimensioni sono caratteristiche nient’affatto trascurabili. Questo perché è un mezzo di trasporto portatile, appunto: così il peso e le dimensioni diventano parametri molto importanti nella scelta del prodotto.

Partiamo quindi dal peso, che si divide in due frange: c’è il peso totale del monopattino stesso e il peso che il monopattino può reggere (in sostanza, il peso del conducente). Va fatta una piccola postilla: il peso del monopattino e il peso supportato possono variare a seconda dei modelli e della fascia d’età a cui sono destinati. Se per esempio prendete un monopattino elettrico per bambini, il suo peso sarà abbastanza bassa, così come il peso che può reggere (parliamo rispettivamente di una struttura di 10 kg massimo e di un peso supportato che oscilla fra i 20 e i 60 kg). Se invece siete interessati a monopattini elettrici per adulti, al contrario, il peso aumenta in entrambi i casi: un monopattino di questo tipo è più grande e più pesante (può arrivare anche a 20 kg), e può reggere pesi davvero imponenti (fino a 130 kg). Per le dimensioni vale la stessa cosa e vanno di pari passo col peso. Non esiste monopattino che sia lungo meno di 50 o 60 cm.

Essendo apparecchi elettrici, la potenza è relativa al motore. Quest’ultimo infatti può essere più o meno potente. L’unità di misura della potenza è il watt, quindi nel momento in cui vi trovate di fronte a un monopattino elettrico, leggete quanti watt ha. Al di là della potenza media di un monopattino, che oscilla fra i 200 e i 600 watt, è bene che sappiate una cosa: più è grande lo sforzo da fare e più i watt dovrebbero aumentare. Se ad esempio la strada che dovete fare ogni giorno è molto ripida, sconnessa o comunque non consente una guida leggera e agevole, vi conviene acquistare un monopattino con una potenza molto alta. Stesso discorso vale per il peso che deve reggere. I watt di un monopattino fanno sì che quel monopattino sia più o meno performanti. Fate la vostra scelta in base al carico di lavoro che deve effettivamente sopportare.

Infine parliamo della questione che anima sempre i consumatori: la velocità. Blocco immediatamente gli entusiasmi: esistono regole e leggi ben precise che definiscono le velocità dei monopattini elettrici, altrimenti chiunque andrebbe a tutto gas, mettendo in pericolo se stesso e gli altri. Ricordatevi bene che non sempre i monopattini elettrici vengono usati su strada, ma spesso corrono sui marciapiedi. Questo vuole dire, chiaramente, che non possono raggiungere velocità eccezionali. O meglio, forse potrebbero, ma le aziende produttrici ne limitano la velocità per non rischiare incidenti, giustamente. Di norma, un monopattino elettrico può arrivare ad un massimo di 20 km/h, non di più. Anche sulla velocità, è ovvio, influisce la potenza e i watt.

Batteria e ricarica

Una cosa che spesso si dà per scontata, o che comunque si pensa non influisca granché sulla scelta del prodotto, è la batteria. Se ci pensate, è assurdo che non sia la prima vera cosa che si va a constatare: i monopattini elettrici sono elettrici! Vanno ricaricati, quindi, per funzionare. La batteria, in realtà, è il parametro davvero decisivo nella scelta. Ma andiamo per gradi, con calma.

Che cosa si può dire delle batterie? Che tipo di batterie montano i monopattini elettrici? Credo che non vi stupirà sapere che, come gli smartphone e i tablet, anche i monopattini hanno una batteria molto comune, agli ioni di litio. Questa tipologia va ormai per la maggiore ed è anche cosa buona e giusta: le batterie agli ioni di litio sono le più durevoli e, oltretutto, permettono di essere ricaricate con una velocità incredibile rispetto ad altre tipologie.

Ma andando più nel dettaglio, quanta autonomia ha effettivamente un monopattino elettrico? Be’, su questo punto ci sono molte divergenze. Non è che sia sempre fisso e oggettivo come parametro, dato che dipende da tanti fattori. Chiaramente la batteria dura più o meno a seconda del tipo di strada che state percorrendo, ad esempio, e dallo sforzo che il monopattino sta facendo per trasportarvi; quindi dipenderà anche dalla velocità e dalla sua potenza, dal peso della struttura e dal peso che deve reggere (il vostro peso). Insomma, più il monopattino fa fatica e più riuscirà a consumare energia (e quindi batteria). Per i monopattini elettrici, la durata della batteria si conta con i km massimi che può percorrere. Se volessimo fare una media, si potrebbe dire che un monopattino elettrico vi garantirà un massimo di 20 – 30 km in autonomia.

E sulla ricarica che cosa possiamo dire? Quanto ci mette a completarsi? Chiaramente dipende da tanti fattori, anche qui. Dipende dallo stato di salute della batteria stessa, dalla sua tecnologia e dalla stazione di ricarica. In generale, però, difficilmente riesce a ricaricarsi totalmente in meno di 3 o 4 ore circa.

I terreni non sono tutti uguali

Come forse avrete capito, le questioni cardine riguardo i monopattini elettrici hanno tutti a che fare con la tenuta su strada, o comunque sulla superficie che devono percorre. Quindi, di conseguenza, anche la tipologia di terreno che devono affrontare e in generale la stagione in cui vengono usati sono fattori che influiscono sulla scelta del monopattino. Non prendete questa cosa sottogamba, anzi. È molto importante capire che ad ogni località, ad ogni terreno e ad ogni stagione corrisponde un modello di monopattino elettrico.

Non credo sia un’assurdità dire che, essendo un apparecchio elettrico, non va molto d’accordo con l’acqua. Non parlo solo della pioggia, è ovvio, ma anche ad esempio delle condizioni di umidità più generale. Che dire a riguardo, quindi? È molto semplice, in realtà: fate attenzione che il monopattino non si bagni. Da qui ne deduciamo che mezzi di trasporto di questo tipo non sono proprio indicati per quei momenti dell’anno in cui ci sono forti piogge. È meglio usarli d’estate e in inverno, magari, ma mai in autunno o nelle primissime settimane di primavera.

Un discorso a parte va fatto sui terreni. Le superfici su cui usare i monopattini non sono tutte uguali. Un conto è che andiate su strada, magari asfaltata, o sul marciapiede. Ancora meglio se siete su una pista ciclabile. Se invece vi trovate a dover superare buche, radici che spuntano fuori e sassi, la cosa si fa decisamente più complessa. Il vostro monopattino, in quel caso, potrebbe davvero rischiare di rompersi.

Vantaggi e svantaggi

Siamo arrivati quasi alla conclusione di questa guida, che spero si sia rivelata utile a tutti voi per scegliere il monopattino elettrico migliore sulla piazza. Ecco, dunque, è molto importante stilare in questo momento una sorta di lista con i vantaggi e gli svantaggi di questi incredibili apparecchi.

Iniziando dai vantaggi, c’è subito da dire che sono innumerevoli. Non si può mentire, dato che davvero i loro lati positivi sono tantissimi. Prima di tutto sono ecologici: essendo elettrici, riducono al minimo lo sfruttamento dei combustibili fossili. In secondo luogo sono comodi da portare con sé (basta piegarli e il gioco è fatto) e soprattutto potrete parcheggiarli ovunque. Poi sono facilmente adattabili al traffico quotidiano e vi faranno risparmiare tantissimo tempo (invece di sedere in macchina o in autobus, potrete correre via). A differenza della bici, poi, non farete alcuno sforzo: non serve pedalare, né fare nient’altro. Insomma, tutto sembra pendere a favore di questi incredibili mezzi di trasporto: comodi, leggeri e versatili, sono la scelta migliore per ogni cittadino, lavoratore e studente.

Ma non è tutto oro quello che luccica, ovviamente. Pur essendoci tantissimi vantaggi, val la pena parlare dell’unico svantaggio che sembrano avere i monopattini elettrici: il costo. Se così si può definire, il costo può risultare svantaggioso, essendo comunque in media molto alto. Ma andiamo a capire il tutto nel prossimo paragrafo.

Fasce di prezzo

Già il titolo, “fasce di prezzo”, vi fa capire che non esiste un solo costo fisso per i monopattini elettrici. Diciamo subito che il loro prezzo può oscillare a seconda delle caratteristiche tecniche, magari della marca e dei materiali di costruzione. Un parametro che davvero fa la differenza è, come dicevamo, la durata della batteria e i km garantiti con un solo “pieno”.

Ma come si può scegliere il migliore monopattino elettrico? Non esistono delle regole in questo senso. Dipende da voi, dall’utilizzo che avete intenzione di farne, dalla tipologia di superficie che percorrerete, dalle vostre esigenze più in generale. Come si può, quindi, fare la scelta giusta? Be’, è chiaro che dovrete fare i conti con tutto quello di cui abbiamo parlato poco fa.

Veniamo ora ai prezzi effettivi. Parliamo, dunque, delle fasce di prezzo. Per i monopattini elettrici, esse sono sostanzialmente tre: una economica, una media e una decisamente costosa. La fascia economica (che di solito coincide con modelli per bambini) è racchiusa tra i 50 euro e i 100 euro. I prezzi, in questo caso, si muovono tra questi due estremi, ma come dicevo riguardano perlopiù monopattini per bambini. La fascia media invece ha modelli per adulti e di conseguenza i prezzi possono alzarsi di parecchio: si va dai 100 euro fino anche ai 300 euro. Capirete bene che il livello e la qualità del prodotto sono più alti. Infine abbiamo la fascia costosa, quella in cui sono racchiusi tutti i modelli top di gamma. In questa fascia troviamo monopattini elettrici che hanno un prezzo tra i 300 euro e gli 800 – 900 euro. Sono cifre molto alte, ma vi assicuro che ne vale sempre la pena. Per i modelli della fascia più costosa, è chiaro che si tratti più che altro di un investimento.
Matteo Calzolaio

Classe 1993, è sceneggiatore e autore. La sua grande passione per la scrittura d'ogni genere lo spinge a sperimentare diverse forme narrative, dalla prosa al cinema, e culmina nel 2015 con la pubblicazione del suo primo romanzo (“Nous”, Giovane Holden Edizioni). La scrittura però va di pari passo con la passione per la fotografia e il mondo tecnologico.

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