Monopattino elettrico in città: normative vigenti da rispettare

Dite la verità: avete iniziato a notare sempre più amici e conoscenti con i loro monopattini elettrici, e vi state chiedendo come mai non ne possedete ancora uno. C’è sempre tempo per rimediare, anzi, in questo caso potreste anche sfruttare un’ampia scelta prima non disponibile.

Il monopattino elettrico è divenuto infatti un importante mezzo di trasporto. Dopo un primo periodo di diffidenza, si è largamente diffuso prendendo piede tanto nei grandi centri quanto nei piccoli comuni. C’è chi lo usa per brevi tragitti, chi per andare a lavoro e chi, semplicemente, per farsi un giro.

Inizialmente l’idea era più incentrata sull’utilizzo del mezzo tramite servizi di sharing, e dunque noleggiandolo per qualche ora o per periodi più lunghi. Con questa idea nacquero vari totem e colonnine di diversi servizi, che proponevano tariffe vantaggiose e scontistiche varie.

Tuttavia, questo sistema non aveva fatto i conti con l’incredibile popolarità raggiunta dal mezzo. In pochi mesi è divenuto letteralmente uno degli oggetti più desiderati del web, andando a ruba tanto online quanto negli store dedicati.

Una condizione favorita anche dal prezzo relativamente basso, che ha sbaragliato la concorrenza di altri veicoli come le bici elettriche, monowheel o segway.

Attenzione: non è un giocattolo

Se vi siete lasciati affascinare da questo piccolo veicolo leggero e scattante, e già vi vedete a fare avanti e indietro per mezza città, lasciatemi dire che fate bene. Si tratta di un’ottima alternativa, molto comoda e adatta per chi vive in ambienti urbani.

Compatto e leggero, può essere anche per le scale e non occupa molto spazio in auto. Una volta riposto, neanche lo noterete! Inoltre, si ricarica facilmente e permette una discreta autonomia, valida prevalentemente per uscite di breve distanza.

Negli ultimi anni le batterie sono notevolmente migliorate, ed hanno aumentato la durata e la velocità di carica. Tuttavia, parliamo sempre di batterie piuttosto piccole e non particolarmente capienti da reggere ritmi elevati. I monopattini si scaricano pià facilmente se usati in salita e se caricati con un peso eccessivo, mentre garantiscono anche 40 chilometri di tragitto su superfici prevalentemente piane.

Si tratta, a tutti gli effetti, di un mezzo di trasporto, regolarmente catalogato come un veicolo a due ruote. Insomma, non state guardando il classico monopattino che usavate da bambini, ma un mezzo completamente nuovo e differente, che non è un giocattolo.

Vista l’ampia diffusione registrata, prevalentemente in diverse grandi città del nord Italia – ma non solo – si è deciso di regolamentare e normare l’utilizzo del monopattino elettrico. In realtà non esiste una normativa unica per tutta Italia, ma differenti regole locali applicate dai vari Comuni.

In generale, si possono comunque identificare alcune norme generiche valide ovunque, che se non rispettate possono portare ad una multa o al sequestro del monopattino, o peggio ancora ad un incidente.

Classificazione ed obblighi

Il monopattino elettrico è un veicolo smart, pratico e “libero”. Può essere acquistato ed utilizzato da chiunque abbia superato i 14 anni, e non richiede il possedimento di titoli di guida (patenti) o altro. A livello nazionale, ci si è limitato ad equipararlo alla bicicletta: si può dunque circolare su strada, nelle piste ciclabili e nelle aree pedonali.

Questa classificazione lascia intendere che con questo mezzo è possibile circolare sia su strade urbane che extraurbane, permettendo dunque la possibilità di spostarsi anche tra centri vicini. In tal caso, ovviamente, massima accortezza ed occhio sempre alla batteria: non sia mai vi lasci a piedi a metà strada.

Essendo paragonato alla bici, è obbligatorio utilizzarlo indossando un casco di protezione, assieme ad almeno un capo d’abbigliamento catarifrangente (giubbotto, bretelle, fasce e così via) in modo da essere ben visibili.

Particolare attenzione ed evidenza è posta sulla questione della velocità. Questi veicoli sono sempre più veloci e non sempre sono utilizzati in maniera corretta, provocando incidenti più o meno gravi. Per questo motivo, sebbene diversi modelli riescano anche a superare i 40 ed i 50 chilometri orari, è stato fissato un limite di velocità di 25 chilometri orari sulle strade urbane e di 6 chilometri orari nelle aree pedonali. Nessun limite invece per le strade extraurbane, dove il monopattino può circolare anche alla sua massima velocità.

Queste norme vengono considerate troppo “larghe”, ed alcuni comuni applicamo, nei propri territori, delle limitazioni più stringenti. Per questo motivo, è sempre opportuno valutare eventuali disposizioni del proprio centro. Se non troverete nulla, varranno le regole nazionali.

Inoltre, è bene ricordare che al momento non è ancora obbligatoria alcuna assicurazione, ma che tale decisione è attualmente al vaglio del parlamento.

Rispetta le regole ed evita problemi

Ok, state pensando che è altamente improbabile che con tutti quelli che girano su di un monopattino elettrico, verranno a fermare proprio voi. Vero? Beh, potreste anche farla franca qualche volta, ma sapete com’è con le multe: arrivano quando meno tel’aspetti, e sopratutto quando fai l’abitudine a non rispettare alcune semplici regole.

Nel caso dei monopattini, le sanzioni sono particolarmente alte se paragonate al costo stesso del veicolo, e possono arrivare fino a 500 euro. In alcuni casi più gravi il mezzo potrà anche essere sequestrato, ed il tal caso il conto risulterebbe ancora più salato.

Diverse grandi città hanno dato precise direttive a Vigili Urbani e Polizia Locale per “pattugliare” le vie più trafficate dai monopattini elettrici. Ciò vuol dire che esistono dei controlli appositamente dedicati al vostro veicolo, quanto meno in alcune città italiane, che vanno sommati a diverse operazioni di Polizia su scala nazionale. Insomma, come dice il vecchio adagio: meglio prevenire che curare.

Le infrazioni più frequenti sono due, e riguardano il superamento del limite di velocità e la mancanza di abbigliamento idoneo alla guida. Nel primo caso, la multa va dai 100 ai 500 euro, mentre nel secondo caso va dai 50 ai 200 euro.

Si può essere multati anche per comportamenti scorretti alla guida – sorpassi azzardati o in velocità – o per la mancanza di segnaletica luminosa, per aver parcheggiato male il veicolo (che va riposto nei parcheggi per bici e non dove capita) o per essere sfrecciati in mezzo ai pedoni. In questi casi la multa può aumentare, ed il mezzo potrebbe anche essere sequestrato.

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